Al via il bando per gli alloggi di assistenza temporanea: la priorità alla formula del rent to buy
Il Comune di Roma cerca 500 appartamenti da destinare agli aventi diritto all’assistenza alloggiativa temporanea: le abitazioni devono essere di dimensioni comprese tra i 30 e i 120 mq e la selezione darà la preferenza a chi è disposto a cedere l’immobile con la formula del rent to buy. È questo, in sintesi, quanto previsto dall’Avviso Pubblico per manifestazione di interesse del Dipartimento Patrimonio e Politiche Abitative di Roma Capitale finalizzato al reperimento degli alloggi anche definiti Sassat. La scadenza per la presentazione delle domande è alle ore 12 del 21 settembre. Il bando, fa sapere il Comune, rientra nel percorso di dismissione delle antieconomiche strutture dei Caat, attualmente in corso, per approdare al nuovo Servizio di Assistenza e Sostegno Socio Alloggiativo Temporaneo Sassat, dedicato ad accogliere e accompagnare le famiglie in condizioni di fragilità verso l’autonomia.
PARTECIPARE AL BANDO PER I SASSAT
All’avviso pubblico potranno partecipare tutti i cittadini, anche con un singolo immobile. Sono infatti ammessi a fare domanda persone fisiche, imprenditori individuali, società o enti pubblici, agenzie immobiliari senza costi di intermediazione a carico di Roma Capitale, imprese di costruzioni, società di gestione del risparmio, fondi immobiliari, fondazioni, società commerciali, società cooperative, persone fisiche ed organismi economici che abbiano la disponibilità della titolarità legale di alloggi proposti.
I REQUISITI PREVISTI DAL COMUNE DI ROMA
Sono previsti contratti di affitto con il Comune di sei anni o comunque, a seconda dei casi, non inferiori ai tre, con rinnovo automatico. Nella selezione degli alloggi da locare sarà data priorità ai proprietari che avranno indicato la disponibilità a stipulare forme contrattuali ‘rent to buy’, ovvero la possibilità per il conduttore di acquistare l’immobile detraendo dal prezzo parte dei canoni pagati. Ogni offerta deve comprendere una quantità minima di un alloggio e non potrà essere superiore alle 50 unità abitative.