Breve guida su come individuare la soluzione migliore per isolare termicamente la propria casa
Molte sono le tipologie di isolamento termico tra le quali è possibile scegliere. Queste si differenziano tra di loro sia per il tipo di materiale utilizzato sia per come sono strutturate e applicate all’edificio.
Per quanto riguarda i materiali, questi sono numerosissimi e vengono distinti per origine minerale, vegetale, animale o petrolchimica. Tra i più utilizzati per quanto riguarda i minerali ci sono la schiuma minerale, il calcio silicato, il vetro cellulare, la lana di roccia, la fibra di vetro, la perlite e l’argilla espansa. I vegetali e gli animali sono canapa, lana di pecora, cellulosa, sughero, fibra di legno. Polistirene espanso e poliuretano sono tra i principali isolanti di origine petrolchimica. La scelta va fatta in base alle caratteristiche specifiche di ciascuno in relazione anche al sistema di isolamento che andremo a realizzare.
La principale caratteristica da considerare nella scelta del materiale isolante è la conduttività termica (λ) ossia la capacità di un materiale di condurre calore: più basso risulta questo valore, maggiore sarà il livello di isolamento garantito. Cappotto termico, facciata ventilata, laterizi termoisolanti o intonaco isolante costituiscono le principali tipologie di isolamento termico. Vediamo quando si utilizzano e quali sono vantaggi e svantaggi di ciascun sistema.
Cappotto termico
Il cappotto termico può essere esterno o interno. Quello esterno è un rivestimento che viene applicato appunto esternamente, sull’involucro di un edificio. Richiede un’opera importante, anche dal punto di vista economico, ma consente di ottenere un livello di efficienza molto elevato. Il cappotto interno consiste invece nell’installazione di un rivestimento isolante che, piuttosto che all’esterno, viene installato sulle pareti interne perimetrali dell’immobile. Questo intervento consente, nella gran parte dei casi, di raggiungere buoni livelli di isolamento termico, anche se di solito inferiori rispetto a quelli del cappotto esterno, ma ha anche un costo di realizzazione mediamente più basso.
Facciata ventilata
La facciata ventilata è un rivestimento perimetrale delle pareti esterne di un edificio che viene installato lasciando un’intercapedine tra il rivestimento stesso e la parete. Questo spazio vuoto permette all’aria al suo interno di circolare in modo naturale grazie alla presenza di aperture che si trovano alla base e sulla sommità della facciata. L’installazione della facciata ventilata consente di raggiungere elevati livelli di isolamento termico, paragonabili a quelli del cappotto termico esterno. Le prestazioni di questo sistema sono particolarmente efficaci nel ridurre il livello di umidità e anche in estate, quando la circolazione dell’aria nell’intercapedine favorisce l’espulsione dell’aria più calda e il rivestimento svolge anche un’importante funzione di schermatura solare. Il costo della facciata ventilata è di norma abbastanza elevato. Inoltre la sua installazione necessita di ampi spazi esterni.
Laterizi termoisolanti
Questa tipologia di isolamento termico può essere realizzata solo in fase di costruzione dell’edificio. I laterizi termoisolanti sono realizzati con formati, dimensioni e materiali che ne garantiscono elevate prestazioni termiche. Gli alveoli di questi blocchi vengono inoltre riempiti con materiale isolante.
Intonaco isolante
Gli intonaci isolanti, anche detti termointonaci, sono realizzati utilizzando componenti coibenti e possono quindi contribuire in modo importante all’isolamento di un edificio. Il costo di questo tipo di soluzione non è troppo elevato, ma i livelli di isolamento che questo sistema consente di raggiungere non sono ovviamente paragonabili con quelli delle tipologie di isolamento termico descritte sopra.
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