I rincari del costo dell’energia, con connessi incentivi e bonus, hanno aiutato gli italiani a familiarizzare con il concetto di Smart Home. Il successo del bonus legato al Building Automation parla chiaro: tanti vogliono approfondire nuove strategie per sfruttare al massimo le funzionalità della domotica.
Lo scorso anno, il 2022, è stato caratterizzato dall’esplosione del mercato italiano della Smart Home. In Italia, il settore ha conosciuto il suo exploit in termini di tasso di crescita su base annuale (il più alto in Europa) e si è registrato un +18% rispetto al 2021, per un volume di affari complessivo superiore ai 770 milioni di euro. Tutti questi dati emergono dalla ricerca sulla Smart Home dell’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano.
Secondo l’analisi il volano principale di questo successo è identificabile nel rincaro dei costi dell’energia. Le bollette troppo salate hanno spinto gli italiani a sposare un nuovo tipo di consapevolezza: si è puntato a risparmiare. I dispositivi di Smart Home contribuiscono infatti a ridurre i consumi energetici. Secondo le stime relative all’anno scorso, chi ha sfruttato questa tecnologia ha risparmiato in media il 23% sul riscaldamento e il 20% sull’elettricità.
Smart Home: cosa può fare una casa intelligente
C’è ancora molto da scoprire, dato che la maggioranza della popolazione è ancora poco informata sulle possibilità tecnologiche dei sistemi connessi alla Smart Home e spesso continuiamo a interpretare le nuove tecnologie come accessori ancorati al concetto, ormai superato, di domotica.
Sarebbe più giusto dire che la Smart Home è un’evoluzione della domotica resa possibile dallo sviluppo dell’Internet of Things e dell’aggiornamento del software di vari elettrodomestici di uso comune. Per spiegarlo con parole più semplici, bisogna considerare un impianto domotico come un sistema in cui l’interconnessione tra i vari dispositivi, fondata su un intervento diretto sull’impianto elettrico. Con la casa intelligente, invece, i dispositivi comunicano tra loro grazie a Internet e sono gestibili anche da remoto, tramite smartphone o i nuovi assistenti vocali.
Cosa può fare dunque una Smart Home? Le soluzioni, teoricamente, sono infinite, ma di base la casa intelligente permette di accendere, spegnere e regolare da remoto o digitalmente (con app, con la propria voce o tramite schemi votati appunto al risparmio energetico) vari elettrodomestici e apparecchi casalinghi. Ciò significa controllare la climatizzazione, i riscaldamenti, l’illuminazione, lavatrici, forni, lavastoviglie, dispositivi di purificazione dell’aria, videosorveglianza, tv e home speaker. Inoltre la Smart Home è utilissima come servizio di assistenza alla persona: può avvisare in caso di cadute o infortuni di anziani, infanti o disabili in casa).
Smart home in crescita anche in Italia
L’altro vantaggio fondamentale concerne il monitoraggio intelligente dei consumi energetici. Grazie all’Internet of Things si può attuare un monitoraggio a distanza dei consumi dei dispositivi elettrici ed elettronici tramite presa elettrica intelligente, imporre dei limiti di sfruttamento delle risorse e gestire con maggiore elasticità i consumi, in base ai dati del meteo in tempo reale.
Nonostante l’Italia sia prima in questa classifica, la spesa pro capite nel nostro Paese è ancora relativamente bassa: i dati rimandano a una spesa di 13 euro per abitante, negli USA si arriva invece a una media di 59,6 euro, nel Regno Unito di 61,6 euro.