Pulire correttamente i termosifoni è un’attività indispensabile non solo per una mera questione di decoro domestico.
I termosifoni, accessori fondamentali per mantenere la casa calda e vivibile durante i mesi più freddi, sono dei veri e propri ricettacoli di polvere e sporcizia. E questi elementi contaminanti possono incidere enormemente sull’efficienza energetica dei radiatori. Inoltre, preoccuparsi di pulire adeguatamente i termosifoni significa anche rendere l’aria casalinga più salubre e prevenire allergie.
Quando si parla di pulizia dei termosifoni, dunque, non ci si preoccupa solo dell’aspetto estetico ma anche di questioni prettamente funzionali: rimuovendo lo sporco, la polvere e la sporcizia che si accumulano nel componente radiante dell’impianto di riscaldamento è possibile ottenere migliori prestazioni energetiche dal termosifone e risparmiare sulle bollette.
Per affrontare la pulizia dei caloriferi bisogna seguire con attenzione dei semplici passi. Innanzitutto, anche se potrebbe suonare scontato, è necessario spegnere l’impianto di riscaldamento e lasciare che il radiatore si raffreddi.
Pulire i termosifoni: la procedura da seguire
La pulizia parte con la rimozione di polvere e altre incrostazioni superficiali. Si può utilizzare un aspirapolvere a mano, un classico piumino con il manico lungo o una spazzola specifica per radiatori. Fondamentale è spolverare bene anche dietro il radiatore e tra le alette del convettore.
Il terzo passaggio consiste nel preparare una soluzione detergente e igienizzante. Pulire i termosifoni non significa soltanto nettarli da macchie superficiali e aloni vari, ma anche decontaminarli da muffe e batteri. Occorre dunque un secchio in cui mescolare un prodotto detergente specifico. Oppure un detersivo fai-da-te, da ottenere mischiando una piccola quantità di sapone neutro, o di aceto bianco, con un po’ di acqua tiepida.
Attenzione alla temperatura dell’acqua: non dev’essere bollente, altrimenti si rischia di danneggiare la finitura del radiatore e, soprattutto, di scottarsi! Potrebbe essere necessario appoggiare uno straccio a terra per proteggere il pavimento. Dopodiché, bisogna darsi da fare con il vero e proprio lavoro di pulizia.
Si tratta sostanzialmente di immergere un panno morbido in microfibra nella soluzione di acqua saponata, strizzarlo per rimuovere l’umidità in eccesso e pulire delicatamente la superficie del termosifone, insistendo il necessario dove si accumula lo sporco più ostinato. La superficie va sciacquata e asciugata con cura.
Quando il termosifone presenta una griglia superiore o dei pannelli laterali (componenti utili anche a mascherare le alette del convettore), spolverare e lavare in profondità diventa assai più complicato. In questi casi è utile procurarsi una spazzola specifica per radiatori. Si tratta di uno strumento lungo e sottile, fatto a posta per raggiungere gli spazi stretti e più profondi, con setole morbide e un manico con impugnatura estesa, a mo’ di coltello.
Un altro strumento molto utile è il pulitore a vapore. Simili elettrodomestici, di norma provvisti di beccucci stretti e lunghi, sono perfetti per eliminare la polvere, pulire e igienizzare i termosifoni. Permettono insomma di risparmiare tempo e fatica.
Quando e perché pulire i caloriferi
Nelle stanze in cui c’è scarsa areazione, dove sono presenti animali domestici o fumatori, la pulizia dei termosifoni dovrebbe avvenire con particolare frequenza. Questo perché i componenti potrebbero riempirsi più rapidamente di polvere e allergeni vari. In generale, la pulizia è un’attività di manutenzione standard e di decoro da eseguire spesso, soprattutto durante il periodo di accensione del riscaldamento, in modo da evitare brutte sorprese a fine stagione.
C’è chi teme che pulizie frequenti possano favorire la formazione di ruggine. Si tratta di una convinzione errata. Asciugando bene il termosifone dopo la pulizia, non dovrebbe sorgere un simile problema. Spesso la ruggine dipende da una perdita del sistema di riscaldamento.
Qualora, però, il calorifero fosse davvero interessato da tali formazioni, la ruggine si può tranquillamente rimuovere. Ovviamente, la prima cosa da fare è risolvere il problema della perdita. Poi, bisogna usare della carta vetrata o uno spazzolino con setole di metallo.
Rimossa la ruggine, bisogna cospargere la zona interessata con un prodotto specifico (un antiruggine), da lasciar agire per almeno mezz’ora. Alla fine, si strofina la superficie con una spugna umida. Ultimo tocco: una passatina di cera d’api.