Per montare una colonnina per la ricarica dell’auto elettrica in casa, servono autorizzazioni? È necessario aumentare la potenza dell’impianto elettrico? Devo installare un secondo contatore? Ecco le risposte e queste e altre domande sui dispositivi domestici di ricarica per le auto elettriche.
Grazie anche ai bonus in vigore, sia per l’acquisto di auto elettriche che per l’acquisto di apparecchi domestici di ricarica delle stesse, in molti stanno valutando di installare in casa propria una colonnina per la ricarica dell’automobile elettrica. Tuttavia le perplessità e le incertezze sono ancora numerose: facciamo un po’ di chiarezza proponendo alcune risposte tra quelle che sono le domande più diffuse sull’argomento.
Per montare una colonnina occorrono autorizzazioni o permessi?
La normativa generale in materia non prevede che per l’installazione in casa di colonnine di ricarica per automobili elettriche siano necessari permessi. Tuttavia, prima di eseguire l’intervento, è bene informarsi presso il Comune o da tecnici esperti in quanto proprio alcuni Comuni, per l’installazione di determinati tipi di dispositivi – di solito quelli a potenza più elevata – richiedono la Scia. Nei casi in cui non è necessario modificare la potenza del contatore, nessuna richiesta o comunicazione va fatta inoltre al fornitore di energia: l’auto, attraverso il dispositivo di ricarica, può essere attaccata direttamente all’impianto come un qualsiasi elettrodomestico.
È necessario aumentare la potenza dell’impianto elettrico di casa?
Non in tutti i casi. Tutto dipende dalle dimensioni e dai consumi dell’automobile: per quelle minori con batteria compresa tra 20 e 40 kWh può bastare la potenza del comune impianto elettrico da 3 kW. In questo caso per effettuare un “pieno” basterà mediamente una notte ossia un lasso di tempo compreso tra 8 e 10 ore. Per automobili più impegnative va valutata l’opportunità di un incremento di potenza: in questo caso si può optare per un aumento fino a 6 kW che non comporta modifiche particolarmente complesse e costose dell’impianto.
È necessario sostituire il contatore o installarne un secondo?
Anche in questo caso non è detto che non si possa gestire la colonnina di ricarica dell’auto elettrica con il solo contatore già presente in casa. La sostituzione del contatore può essere tuttavia necessaria se si opta per un aumento significativo della potenza dell’impianto elettrico. Inoltre nelle abitazioni singole non è normalmente necessario installare un secondo contatore visto che la colonnina può essere collegata direttamente all’impianto esistente. Diverso è il caso se si abita in condominio dove più difficilmente il posto auto può essere raggiunto dall’impianto elettrico dell’abitazione. In questo caso può dunque essere necessario attivare una seconda utenza installando quindi un secondo contatore.
Esistono bonus per l’installazione di colonnine per la ricarica elettrica delle auto?
Questo tipo di intervento rientra tra quelli trainati del Superbonus 110%. In particolare si ha accesso alla maxi agevolazione se l’installazione delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici è eseguita insieme a un intervento di isolamento termico di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale che danno diritto al Superbonus. Per quest’opera sono stati inoltre previsti dei limiti di spesa:
• 2.000 euro per gli edifici unifamiliari e per le abitazioni funzionalmente indipendenti
• 1.500 euro per gli edifici plurifamiliari o i condomìni che installino un numero massimo di otto colonnine
• 1.200 euro per gli edifici plurifamiliari o i condomìni che installino più di otto colonnine
L’agevolazione può essere richiesta per una sola colonnina di ricarica per ogni unità immobiliare. Per maggiori informazioni è possibile consultare la guida dedicata al Superbonus 110% presente sul sito dell’Agenzia delle Entrate.