La classi energetiche, e di conseguenza anche le etichette energetiche di molti elettrodomestici sono cambiate: ecco cosa c’è di nuovo
Le classificazione degli elettrodomestici in base all’efficienza energetica è molto importante perché consente ai consumatori di scegliere in modo più consapevole potendo fare attenzione ad acquistare un prodotto che permetta di diminuire i consumi e quindi di risparmiare sui costi di funzionamento e il cui utilizzo garantisce anche un minore impatto sull’ambiente.
La classe è indicata sull’etichetta energetica che per legge deve essere esposta su tutti gli elettrodomestici in commercio e, secondo quanto rilevato da indagini recenti, il 79% degli italiani ne tiene conto nel momento in cui acquista un nuovo prodotto. Questa categorizzazione è stata introdotta in Italia a partire dal 1998, è obbligatoria in tutta l’Unione Europea per diversi prodotti – frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, forni elettrici, lampade elettriche, condizionatori, caldaie e impianti termici – e nel 2021 ha visto una parziale riforma dettata da disposizioni UE e legata in particolare alla modifica delle classi energetiche in vigore.
Le nuove classi energetiche 2021
Fino allo scorso anno le classi energetiche erano A, A+, A++, A+++, B, C e D. Una suddivisione che poteva generare confusione soprattutto per la presenza di ben quattro classi A che si distinguevano solo per il numero di segni +. La principale novità che caratterizza le nuove classi energetiche sta proprio nella scomparsa delle A con segno +, proprio con l’obiettivo di rendere la classificazione più chiara e facilmente comprensibile.
La nuova suddivisione per classi è infatti la seguente: A (che indica il livello massimo di efficienza), B, C, D, E, F e G (la classe con efficienza energetica più bassa). Le nuove e le vecchie classi inoltre non corrispondono tra di loro in quanto sono state introdotte significative modifiche anche nella ripartizione dei livelli di efficienza energetica tra una classe e l’altra.
Il nuovo sistema di classificazione è entrato in vigore a partire dal primo marzo 2021; fino a novembre i prodotti con la vecchia etichetta potevano ancora essere venduti e il divieto di vendita di prodotti con il vecchio sistema di classificazione è entrato in vigore a partire dal primo dicembre 2021. Sulle nuove etichette è presente anche un QRcode che consente di accedere a informazioni aggiuntive sul prodotto. Le etichette riportano infine l’indicazione del livello di rumore emesso dall’apparecchio, anche in questo caso attraverso un sistema di classificazione basato su una scala che va da A a D.
La classificazione energetica recentemente entrata in vigore riguarda anche il Bonus Mobili 2022 che è stato adeguato al nuovo sistema di categorizzazione.