Documenti e procedure necessari per alienare un immobile che abbiamo ricevuto in eredità
Vendere casa è un’operazione che richiede in generale tutta una serie di adempimenti e procedure oltre che la presentazione di atti e documenti specifici: abbiamo già trattato l’argomento nell’articolo “Cosa serve per vendere casa?”. Qui entriamo invece maggiormente nel dettaglio trattando un caso molto diffuso cioè quello della vendita di un immobile che abbiamo ricevuto in eredità: una situazione che ha delle sue specificità molto rilevanti da tenere assolutamente in considerazione per il buon esito della procedura di compravendita.
Dichiarazione di successione
In particolare se intendiamo vendere una casa ricevuta in eredità dobbiamo avere a disposizione e presentare dei documenti che attestino in maniera certa che siamo i proprietari della stessa. Il primo di questi atti è la dichiarazione di successione: va presentata telematicamente all’Agenzia delle Entrate entro un anno dalla morte del precedente proprietario e per farlo esiste un software di compilazione presente sul sito dell’agenzia stessa. Sono obbligati a presentare la dichiarazione di successione: gli eredi, i chiamati all’eredità e i legatari o i loro rappresentanti legali, gli amministratori dell’eredità, i curatori delle eredità giacenti o gli esecutori testamentari. Ovviamente basta che uno solo di questi soggetti si occupi della procedura, procedura che ha essenzialmente fini fiscali e che è fondamentale in quanto nessun bene ricevuto in eredità può essere venduto se non sono state regolarmente pagate le tasse previste. Tra queste, innanzitutto proprio l’imposta di successione alla quale vengono applicate aliquote variabili dal 4 all’8% a seconda del grado di parentela del destinatario del trasferimento del bene. Inoltre quando si riceve un’eredità vanno pagate l’imposta ipotecaria e catastale e l’imposta di bollo.
Accettazione dell’eredità
La dichiarazione di successione non è comunque sufficiente a dimostrare la titolarità di un immobile ereditato. Per completare il quadro, regolarizzare il passaggio di proprietà e quindi rendere possibile la vendita di un bene immobile ereditato sono necessarie anche l’accettazione dell’eredità e la trascrizione della stessa. L’accettazione dell’eredità può essere espressa o tacita. Nel primo caso viene manifestata e dichiarata dall’erede stesso in un atto pubblico o all’interno di una scrittura privata; nel secondo caso avviene per mezzo di atti che presuppongono la volontà di accettare il bene e che solo l’erede è legittimato a compiere: tra questi atti rientra anche la messa in vendita del bene in questione. C’è poi la trascrizione dell’accettazione dell’eredità: con questo atto si formalizza definitivamente il passaggio di proprietà per mezzo dell’inserimento nei pubblici registri dell’indicazione del nuovo proprietario.