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Normativa edilizia: un quadro sulle principali leggi di riferimento

Il settore edilizio è regolamentato da numerose norme e leggi. Ecco un quadro della normativa di riferimento
15.04.2025 /
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La normativa in ambito edile è complessa: chi opera in questo ambito deve conoscerla a fondo per garantire progetti di qualità, sicuri e conformi. Residenze Immobiliare lo sa bene: lavorando costantemente al fianco delle imprese di costruzioni, per aiutarle a sviluppare con successo le loro iniziative, è sempre informata e aggiornata sulle leggi di settore, e questo le permette di supportare gli imprenditori edili in modo sicuro e competente.

Abbiamo quindi deciso di dedicare un articolo a questa tematica così articolata. Di seguito, troverai una panoramica dei principali riferimenti normativi in edilizia, utile per orientarsi tra gli aspetti fondamentali della disciplina e comprendere meglio il quadro regolatorio in cui si inserisce ogni intervento.

Le differenze tra norme edilizie e leggi urbanistiche

Nel settore delle costruzioni, innanzitutto, è essenziale fare un distinguo tra disciplina edilizia e disciplina urbanistica. Si tratta di due ambiti diversi, infatti, ma fortemente connessi:

  • Le leggi urbanistiche riguardano la pianificazione delle opere edili e l’organizzazione del territorio. Definiscono l’uso del suolo e regolano l’espansione urbana attraverso strumenti come il Piano Regolatore Generale (PRG).
  • Le norme edilizie, invece, intervengono sugli aspetti tecnici e costruttivi. Servono quindi a regolare la modalità di realizzazione degli edifici, al fine di garantire la sicurezza della struttura, il rispetto delle norme antisismiche, igienico-sanitarie, acustiche ed energetiche, solo per citarne alcune.

Le principali normative in materia urbanistica ed edilizia in Italia

Vediamo ora un quadro dei principali riferimenti legislativi, in Italia, in materia edile:

  • Legge n.1150/1942: nota come “legge urbanistica”, rappresenta la base normativa del settore urbanistico, avendo introdotto strumenti fondamentali come il Piano Regolatore Generale (PRG).
  • D.P.R. n.380/2001: si tratta del Testo Unico per l’edilizia, ossia il principale punto di riferimento per il settore in Italia. Il suo scopo è fornire un quadro normativo unico per l’attività edilizia nel nostro Paese, attraverso disposizioni che riguardano aspetti come, ad esempio, titoli abilitativi, controlli, sanzioni e sicurezza.
  • D.Lgs. 42/2004, ovvero il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, che disciplina l’attività edilizia in aree sottoposte a vincoli paesaggistici. Oltre a questo, esiste il D.P.R. 31/2017 che semplifica la materia riguardante l’autorizzazione paesaggistica.
  • D.Lgs. 192/2005: attraverso questo atto, l’Italia ha recepito la normativa europea in merito alle prestazioni energetiche degli immobili. Successivamente, sono seguiti altri provvedimenti che nel tempo hanno modificato, aggiornato o attuato le disposizioni previste dal D.Lgs. 192/2005.
  • D.M. 37/2008, fondamentale per la sicurezza degli impianti presenti negli edifici: stabilisce i requisiti tecnici e professionali necessari per gli interventi di installazione, ampliamento e manutenzione straordinaria, e prevede la dichiarazione di conformità.
  • D.M. 17 gennaio 2018: ha introdotto le Norme tecniche per le costruzioni (NTC 2018), che regolano la progettazione e la sicurezza, definendo criteri tecnici per garantire durabilità, stabilità e resistenza sismica delle strutture.
  • D.M. 2 marzo 2018, ossia il Glossario per l’edilizia libera, che indica le principali opere che possono essere svolte in assenza di titoli abilitativi.
  • Piano Casa 2024: rientra tra le ultime novità e apporta delle modifiche al Testo Unico dell’edilizia per promuovere una serie di semplificazioni.

Quelli elencati, naturalmente, sono solo alcuni dei principali riferimenti normativi del settore. Oltre a questi ne potremmo menzionare altri come, ad esempio, il Nuovo Codice dei contratti pubblici (D.Lgs. 36/2023), il Codice di prevenzione incendi (D.M. 3 agosto 2015), il Testo Unico per la sicurezza nei luoghi di lavoro (D.Lgs. 81/2008) e il DPCM 5 dicembre 1997 “Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici”.

Testo Unico dell’edilizia: cos’è e cosa contiene

Dopo questa carrellata, merita un breve approfondimento il Testo Unico dell’edilizia, in quanto, come detto, è attualmente il principale riferimento normativo per il settore in Italia. Questo corpus legislativo – diviso in varie parti, ognuna dedicata a questioni specifiche – definisce in modo preciso una serie di aspetti, tra cui:

  • categorie di intervento edilizio (manutenzione ordinaria e straordinaria, nuova costruzione, ristrutturazione, ecc.);
  • titoli abilitativi richiesti, come SCIA, CILA, permesso di costruire;
  • agibilità degli edifici;
  • normativa tecnica;
  • vigilanza sull’attività urbanistica-edilizia, relative responsabilità e sanzioni.

Il ruolo dei regolamenti edilizi comunali

​Il Regolamento Edilizio Comunale (REC) è lo strumento adottato dai comuni per disciplinare gli interventi edilizi nel proprio territorio, come previsto dal Testo Unico dell’edilizia. Serve dunque ad adattare le norme generali alle necessità e caratteristiche della singola area. Se il PRG (Piano Regolatore Generale) si occupa della pianificazione territoriale e dell’uso del suolo, il REC è uno strumento tecnico il cui ruolo è quello di fissare le modalità costruttive degli edifici, garantendo il rispetto delle normative igienico-sanitarie, tecnico-estetiche e di sicurezza delle strutture. È indispensabile che le imprese edili conoscano in modo approfondito il Regolamento Edilizio Comunale per garantire che ogni intervento rispetti le disposizioni locali vigenti.​

Le norme volontarie in edilizia

Infine, oltre alle normative stabilite per legge, vanno menzionate le norme tecniche volontarie (ad esempio le UNI) che forniscono indicazioni e standard per assicurare maggiore qualità e sicurezza. Pur non essendo obbligatorie, è importante che le imprese costruttrici e i professionisti che operano nel settore le conoscano per migliorare la qualità dei propri progetti.

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