Prima di stipulare un contratto di affitto è doveroso informarsi su quali sono i documenti indispensabili per perfezionare un accordo fra locatore e locatario.
La legge italiana obbliga per ogni accordo di affitto che vi siano la sottoscrizione e la registrazione di un contratto supportato dalla presenza di una serie di documenti imprescindibili.
A doversi esporre con l’opportuna documentazione sono dunque entrambe le parti, locatore e locatario. Da una parte, dunque, il proprietario dell’immobile e, dall’altra, il conduttore che vorrebbe entrare nell’abitazione, corrispondendo al padrone di casa il pagamento della cifra stabilita.
Dopo la stipula, arriva il momento della registrazione del contratto. Entro trenta giorni dalla firma, il proprietario deve registrare il contratto presso l’Agenzia delle Entrate. In questo momento si può optare per la cedolare secca, in modo da non dover corrispondere l’imposta di registro e l’imposta di bollo.
Materialmente spetta al proprietario di casa provvedere alla registrazione del contratto di affitto, mentre le spese dell’imposta di registro devono essere divise a metà tra conduttore e locatore.
Tutti i documenti necessari per la stipula di un contratto di affitto
Per la firma del contratto, il locatore (il proprietario dell’immobile) dovrà fornire un documento di identità, il codice fiscale, la piantina della casa e una copia dell’atto di acquisto. In alternativa una visura catastale con attestato APE (prestazione energetica).
Ovviamente anche il locatario, ovvero colui che prende in affitto la casa, dovrà fornire alcuni documenti: quello di identità e il codice fiscale, per sé e per tutti gli altri conviventi. Al conduttore, quando è un lavoratore subordinato, potrebbero essere chieste: copia delle due ultime buste paga e copia della CU. Al lavoratore autonomo si potrebbe invece chiedere copia dell’ultimo modello UNICO e della visura camerale.
Quando ci si affida a un’agenzia immobiliare, si delega al professionista l’onere della preparazione e della gestione di tutte le questioni burocratiche. Sarà dunque l’agente a raccogliere i documenti e a predisporre la registrazione del contratto.
Contratto di affitto: gli obblighi di registrazione
Con la legge di Stabilità del 2016 è cambiata la normativa che disciplina il contratto di affitto. Prima del 2016 la registrazione del contratto di locazione, in certi casi, non era obbligatoria. Ora invece, il passaggio, non può essere saltato, tranne nei casi in cui la durata del contratto non superi un mese.
Con le nuove norme, il locatore non può dunque esimersi dalla registrazione del contratto di locazione presso l’Agenzia delle Entrate, e ha trenta giorni di tempo per risolvere la pratica. Tramite delega, ovviamente, la registrazione può essere compiuta dall’agente immobiliare incaricato, grazie al servizio telematico.
Perché la registrazione del contratto di locazione obbligatoria?
Innanzitutto per motivi fiscali e burocratici. Poi anche per questioni legali. La registrazione tutela il proprietario dell’immobile in molti casi: se l’inquilino è moroso o se non libera l’appartamento alla scadenza.
Con la registrazione del contratto si può infatti procedere con lo sfratto basato sul sistema abbreviato, cioè senza intentare una causa ordinaria, che, com’è noto, è una soluzione molto più lunga e costosa.
Dopo aver raccolto e consegnato tutti i documenti necessari per la registrazione del contratto, per gli adempimenti successivi vanno di norma presentati la fotocopia del documento di identità e il codice fiscale del locatore, la fotocopia del documento di identità e codice fiscale del locatario e una copia del contratto di locazione.
