Contratti di affitto: ecco tutte le tipologie

Sia per chi intende prendere in locazione un immobile che per chi vuole cederlo sarà bene conoscere le varie tipologie di contratti di affitto esistenti.
29.12.2018 /
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Le varie opzioni di locazione e le rispettive caratteristiche spiegate una ad una

Sia per chi intende prendere in locazione un immobile che per chi vuole invece cederlo sarà bene conoscere le varie tipologie di contratti di affitto esistenti in base alla normativa italiana per poter optare per quella che soddisfa meglio le proprie esigenze. Ecco quindi le varie opzioni elencate e descritte di seguito.

CONTRATTO DI AFFITTO A CANONE LIBERO

Questa tipologia di contratto non prevede nessun vincolo per quanto riguarda l’importo del canone di affitto: non vengono quindi fissate per legge né una cifra minima né un massimo. Questa opzione di locazione prevede invece degli obblighi per quanto riguarda la durata. Viene infatti anche chiamato 4+4 perché ha una durata minima di 4 anni al termine dei quali si rinnova automaticamente per altri 4. Alla fine dei primi 4 anni tuttavia il proprietario dell’immobile può dare disdetta – con lettera raccomandata da inviare all’affittuario almeno sei mesi prima della scadenza – potendo addurre però solo alcuni specifici motivi previsti per legge: tra questi la necessità di risiedere nell’immobile, di ristrutturarlo o di venderlo. In seguito al primo rinnovo si andrà incontro ad ulteriori rinnovo automatici – sempre salvo disdetta – fissati ancora ogni 4 anni.
Il contratto a canone libero è quindi adatto a nuclei familiari o singoli che siano certi di voler utilizzare l’edificio per un lungo periodo di tempo.

CONTRATTO DI AFFITTO A CANONE CONCORDATO

In questo caso il canone di affitto è calmierato rispetto ai comuni importi di mercato ed è appunto concordato in base ad accordi stretti tra le associazioni che rappresentano i locatori e quelle rappresentative degli inquilini. Il testo del contratto è inoltre prefissato secondo un modello ministeriale e la sua durata è di 3 anni con rinnovo automatico – salvo disdetta da inviare con lettera raccomandata almeno 6 mesi prima del termine – per altri 2: per questo è conosciuto anche come contratto 3+2. In seguito al primo rinnovo, la scadenza, con rinnovo automatico e possibilità di disdetta, è sempre fissata ogni 3 anni.

CONTRATTO DI AFFITTO TRANSITORIO

Questo tipo di contratto prevede una durata minima di un mese e una durata massima di 18 mesi senza possibilità di rinnovo. Si può accedere a questa fattispecie contrattuale solo in presenza di esigenze o condizioni particolari dell’inquilino o del titolare, esigenze o condizioni che devono avere appunto il carattere della transitorietà. Questa situazione particolare deve essere indicata nel contratto mentre il canone è libero.

CONTRATTO DI AFFITTO PER STUDENTI UNIVERSITARI

Questa tipologia contrattuale è stata pensata per gli studenti universitari fuori sede che sono appunto gli unici a potervi accedere in qualità di affittuari. Il contratto ha una durata minima di 6 mesi e una durata massima di 36, può essere rinnovato e il canone è stabilito in base ad accordi sindacali.

CONTRATTO DI AFFITTO PER FINALITÀ TURISTICHE

Le parti possono stabilire liberamente la durata del contratto così come l’importo della locazione: di solito il periodo fissato è abbastanza breve – comunque non può essere superiore ai tre mesi – e viene richiesto il pagamento anticipato del canone. L’obbligo di registrazione del contratto sussiste solo se la durata prevista è superiore ai 30 giorni.

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