I chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate in merito a fattispecie particolari relative all’agevolazione
Il bonus ristrutturazioni è valido nel caso in cui si effettuino lavori che hanno l’obiettivo di evitare infortuni domestici? E per la costruzione di nuove fognature? E può usufruirne il coniuge separato assegnatario della casa in cui si effettuano i lavori? A rispondere a queste domande è stata, in tempi recenti, l’Agenzia delle Entrate che, entrando nel merito, ha permesso di chiarire ulteriormente modalità, tempistiche e casistica di applicazione del bonus ristrutturazioni.
Come sempre in questi casi, prima di entrare nelle fattispecie in oggetto, ricordiamo rapidamente in che cosa consista il bonus ristrutturazioni, ovvero la possibilità, ormai prevista nell’ordinamento giuridico italiano da diversi anni, di usufruire della detrazione Irpef del 50% per le spese sostenute in ogni singola unità immobiliare per interventi di ristrutturazione e recupero del patrimonio edilizio effettuati entro il 31 dicembre 2019, con un tetto massimo di 96.000 euro.
Ora entriamo nel merito segnalando che nella recente pubblicazione “Ristrutturazioni Edilizie: le agevolazioni fiscali” l’Agenzia delle Entrate ha riassunto esattamente e puntualmente tutte le informazioni necessarie per muoversi con precisione e senza errore nel mondo del bonus ristrutturazioni. È quindi in questo testo utilissimo, e che consigliamo di consultare qualora abbiate dubbi sull’applicazione del bonus, che troviamo le risposte alle domande in questione.
Opere anti-infortunio, quando si applica il bonus ristrutturazioni
Questa guida chiarisce quali siano gli interventi volti a evitare infortuni per i quali è previsto il bonus. L’Agenzia specifica infatti che “non dà diritto alla detrazione il semplice acquisto, anche ai fini sostitutivi, di apparecchiature o elettrodomestici dotati di meccanismi di sicurezza”. Questa esclusione di tali strumenti dal bonus è dovuta al fatto che “tale fattispecie non integra un intervento sugli immobili (per esempio, non spetta alcuna detrazione per l’acquisto di una cucina a spegnimento automatico che sostituisca una tradizionale cucina a gas)”. Quindi, si considerano tali interventi come acquisti non necessariamente legati a un intervento strutturale di miglioramento e ristrutturazione di un immobile.
Fatte queste specifiche, scopriamo che cosa quindi rientri nel bonus:
- “la riparazione di impianti insicuri realizzati su immobili (per esempio, la sostituzione del tubo del gas o la riparazione di una presa mal funzionante)”
- “l’installazione di apparecchi di rilevazione di presenza di gas inerti”
- “il montaggio di vetri anti-infortunio”
- “l’installazione del corrimano”
Costruzione di nuove fognature, il bonus ristrutturazioni è applicabile?
La risposta è affermativa. Vediamo perché. Ricordiamo che, tra le varie tipologie di intervento, sono indicate come opere per cui si ha diritto al bonus, in base all’art.16-bis del TUIR, anche quelle di manutenzione straordinaria. Successivamente, l’articolo 3, comma 1, lettera b del Dpr 380/2001 specifica che, per interventi di manutenzione straordinaria si debbano intendere anche le opere effettuate “per realizzare ed integrare i servizi igienico-sanitari… sempre che non alterino i volumi e le superfici delle singole unità immobiliari e non comportino modifiche delle destinazioni d’uso”. La parola definitiva sull’argomento l’ha avuta poi la stessa Agenzia delle Entrate che, interpellata in merito a una controversia relativa all’applicazione delle leggi vigenti in materia, ha deliberato, nella risoluzione 350/E dell’11/11/2002, che “si ritiene che in tale tipologia di lavori”, cioè tra le opere volte a realizzare e integrare i servizi igienico-sanitari, “possano essere compresi anche quelli relativi alla costruzione della rete fognaria fino alla rete pubblica… in quanto si tratta di lavori che presentano le caratteristiche proprie degli interventi di manutenzione straordinaria”, secondo quanto indicato nella circolare 57/1998 del MEF in cui si indicano come manutenzione straordinaria “gli interventi, anche di carattere innovativo, di natura edilizia ed impiantistica, finalizzati a mantenere in efficienza ed adeguare all’uso corrente l’edificio e le singole unità immobiliari, senza alterazione della situazione planimetrica e tipologica preesistente, e con il rispetto della superficie, della volumetria e della destinazione d’uso”. Quindi tutti gli interventi di costruzione di un nuovo impianto fognario che rispettino queste caratteristiche rientrano nella categoria di opere alle quali si applica il bonus ristrutturazioni.
Coniuge separato assegnatario dell’immobile: si applica il bonus ristrutturazioni?
La risposta anche in questo caso è positiva: il bonus si applica a questa fattispecie particolare. Questo perché, secondo quanto indicato nella circolare 13/E del 9/5/2013, al paragrafo 1.2, la sentenza di separazione che determina l’assegnazione a uno dei due coniugi dell’immobile intestato all’altro costituisce titolo idoneo e sufficiente per godere dell’agevolazione. Tutto ciò, ovviamente, se il coniuge assegnatario dell’appartamento abbia sostenuto le spese e sia intestatario di bonifici e fatture relativi agli interventi di ristrutturazione per i quali intende usufruire della detrazione Irpef prevista dal bonus in oggetto.