Queste le stime del governo inserite nel Disegno di Legge di Bilancio 2019 in discussione in queste settimane
La proroga del bonus ristrutturazioni, dell’eco-bonus, del bonus mobili e del bonus verde prevista nella Legge di Bilancio 2019 redatta dal governo produrrà un incremento di lavori in Italia per una cifra totale che si aggira intorno ai 9,5 miliardi di euro. Sono queste le previsioni dell’esecutivo, scritte nella relazione tecnica che accompagna il Disegno di Legge di Bilancio che è in discussione in Parlamento in queste settimane. Il governo, nella bozza della Legge, ha infatti previsto la proroga fino a fine 2019 di tutte le detrazioni fiscali inerenti il settore edilizio e immobiliare previste dagli esecutivi precedenti e ha stimato il valore complessivo di queste proroghe sull’economia di settore. Vediamo le stime realizzate nella relazione tecnica per ognuna delle agevolazioni.
DETRAZIONE PER LE RISTRUTTURAZIONI: +3 MILIARDI
Il DdL prevede la proroga fino al 31 dicembre 2019 per questo bonus, che consiste, ricordiamolo, nella detrazione ai fini Irpef del 50% per una spesa massima di 96.000 euro, suddivisa in 10 quote annuali di importo uguale, per i lavori di restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia di un immobile. Ebbene, analizzando i dati, il governo stima per il 2019 una spesa simile a quella del 2018 (che a sua volta è stata simile a quella del 2017). Presupponendo questo andamento senza gravi crolli né inaspettate impennate, il valore totale del settore è previsto attorno ai 19,5 miliardi di euro. Di questa cifra il 15%, ovvero 3 miliardi di euro, deriva dalle agevolazioni. Il governo quantifica anche il minor incasso dell’IRPEF dovuto a questa proroga sulla base della stima succitata. Si tratterebbe di circa 380 milioni di euro in meno all’anno di gettito IRPEF, però compensato dai versamenti maggiorati proprio grazie ai lavori effettuati grazie alla proroga del bonus, per un totale di 202 milioni per IRPEF, IRES e IRAP, e di 66,5 per l’IVA.
DETRAZIONE ACQUISTO MOBILI: +1,7 MILIARDI
Si tratta della detrazione Irpef del 50%, per un massimo di 10.000 euro, ripartita in 10 quote annuali di pari importo, per le spese di acquisto di mobili e grandi elettrodomestici acquistati solo dopo aver effettuato dei lavori di ristrutturazione. Il giro d’affari stimato nella relazione tecnica del governo è in questo caso di 1,7 miliardi di euro. A fronte di un gettito minore di circa 85 milioni di euro annui di Irpef, si calcola e prevede un aumento dall’Iva di quasi 31 milioni e di quasi 21 per il gettito Irpef/Ires/Irap.
BONUS VERDE 2019: +600 MILIONI
È la detrazione Irpef del 36% per i privati e condomini che effettuino lavori di riqualificazione su terrazzi, balconi e giardini (privati e/o condominiali) e per coloro che finanzino lavori di riqualificazione sul verde pubblico. In questo caso il governo ha effettuato una stima diversa, perché questo bonus è entrato in vigore solo nell’anno in corso (essendo stato inserito per la prima volta nella Legge di Bilancio 2018 dall’esecutivo precedente). Quindi, non essendo ancora disponibili le cifre derivanti dalle dichiarazioni dei redditi, la stima è stata calcolata a sua volta sulle stime previste nella Legge del 2018, ovvero 1,2 miliardi di euro. Di questa cifra, si prevede che sia di 600 milioni di euro, ovvero la metà, la quota derivante dalla proroga del bonus, con un minor gettito Irpef di circa 43 milioni annui, di fronte però a maggior gettito Irpef/Irap/Ires di quasi 41 milioni e di IVA di 13,6.
ECOBONUS CASA 2019: 4,2 MILIARDI
Il cosiddetto EcoBonus prevede la detrazione ai fini Irpef del 65% per gli interventi di risparmio energetico per un tetto massimo di 100.000, suddivisa in 10 rate annuali tra loro uguali. Ricordiamo rapidamente anche le modifiche occorse ultimamente per alcune tipologie di intervento rientranti nel bonus: per zanzariere e tende anti-insetto, tende da sole e tende da interni, finestre e infissi la detrazione è pari al 50% e non al 65%, mentre per le caldaie la detrazione varia dallo 0 fino al 65% in base alla tipologia di caldaia installata. È questa la previsione più redditizia stimata dal governo, calcolo effettuato incrociando i dati delle dichiarazioni dei redditi del 2017 e i dati dell’Enea per l’anno in corso. La cifra complessiva per le varie tipologie di intervento è stimata in 4,2 miliardi di euro, suddivisa in 1,6 miliardi per le spese che prevedono detrazione al 50%, ovvero per gli intervento indicati poco sopra) e 2,6 miliardi per gli interventi con detrazione al 65%. Nel 2019 saranno circa 123 milioni di euro in meno quelli incassati proprio per la proroga delle detrazioni Irpef, ma con ben 130-131 milioni di euro in più di Irpef/Ires/Irap e quasi 45 milioni di Iva, entrambi dovuti, come già indicato per le altre detrazioni, agli interventi oggetto di detrazione.
Precisiamo, in conclusione, che i calcoli effettuati sono stime del governo e riguardano inoltre una legge che è in discussione in questi giorni e che potrebbe subire modifiche durante l’iter di approvazione in Parlamento.