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Cosa è necessario fare per prendere casa in affitto?

Per prendere casa in affitto è necessario seguire diversi passaggi: l’accordo sul canone, la definizione del contratto, la verifica della documentazione.
10.05.2019 /
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Consigli utili e step indispensabili da seguire quando si intende prendere un immobile in locazione

Quando si intende prendere casa in affitto è necessario seguire tutta una serie di passaggi: la scelta dell’immobile, l’accordo sul canone, la definizione della tipologia contrattuale, la verifica della documentazione necessaria, solo per citare i più importanti. Ogni step può rivelarsi più complesso di quanto ci si aspetti o può nascondere rischi o insidie, pertanto è bene essere adeguatamente informati sull’argomento e, se possibile, è assolutamente preferibile affidarsi a un’agenzia che possa guidarci e tutelarci.

Scegliere un immobile da prendere in affitto

Una volta che si hanno le idee più o meno chiare su come deve essere la casa da prendere in affitto – località e posizione, dimensioni, canone mensile massimo, caratteristiche – possiamo iniziare la nostra ricerca. È necessario quindi tenere sotto controllo gli annunci online e quelli pubblicati sulle riviste del settore e dalle agenzie, ma è bene anche fare un giro nella o nelle zone che ci interessano e fare caso alla presenza di cartelli “Affittasi”. Nel momento in cui troviamo un immobile che ci interessa è sempre bene non abbandonarsi a eccessivi entusiasmi: prendere una casa in locazione è una scelta importante, soprattutto se intendiamo abitarci per un certo numero di anni, pertanto vanno fatte tutte le necessarie valutazioni, con calma e lucidità.

È consigliabile quindi capire innanzitutto a quanto ammonta il canone e se è possibile negoziarlo a ribasso, informiamoci inoltre sulle spese da sostenere – condominio, utenze, manutenzione – e calcoliamo se rientriamo nel budget di spesa mensile che possiamo permetterci. È fondamentale visitare l’immobile di persona, anche più di una volta – mai accordarsi col locatore solo sulla base di foto o video – magari effettuando un sopralluogo con una persona di fiducia che abbia esperienza nel campo immobiliare e che quindi sappia consigliarci al meglio. Proviamo a entrare in contatto anche con chi abita nelle vicinanze per reperire il maggior numero di informazioni possibile sulle caratteristiche dell’immobile, sulla sua “storia” e sulla vivibilità della zona in cui si trova. In generale è bene diffidare dei cosiddetti colpi di fulmine: prendiamo tutto il tempo possibile per valutare ogni opzione e cerchiamo sempre delle possibili alternative.

Documentazione e contratto

Il proprietario dell’immobile è tenuto a consegnare all’affittuario l’Ape – Attestato di prestazione energetica, ma prima di impegnarsi definitivamente è consigliabile che l’inquilino richieda anche tutta la documentazione relativa al pagamento di imposte e utenze, in modo da farsi un’idea precisa dei costi che dovrà andare a sostenere e accertandosi anche che tutto il pregresso sia stato regolarmente saldato. Per un approfondimento sulle spese alle quali si va incontro nel momento in cui si prende casa in affitto. Ci sono poi varie questioni relative al pagamento della cauzione o deposito cauzionale: in generale è bene non rilasciare somme di denaro prima che sia stato raggiunto un accordo definitivo tra le parti, ogni versamento deve essere documentato e tracciato e comunque il totale della cauzione non può superare le tre mensilità. Per saperne di più sull’argomento: “Affittare casa: come funziona la cauzione”.

Per quanto riguarda il contratto, ne esistono diverse tipologie che variano a seconda delle esigenze delle due parti in causa. Una volta scelto quello che maggiormente si presta ad accontentare locatore e locatario si passa alla stesura dello stesso che è bene sia effettuata da un professionista del settore di cui entrambi abbiano motivo di fidarsi. Il contratto deve contenere tutte le necessarie informazioni, compresa la ripartizione delle spese tra proprietario e inquilino, deve essere stipulato in forma scritta, regolarmente firmato da entrambe le parti e registrato. Molto importante per la tutela dell’affittuario – ma anche del locatore – è il verbale di consegna che va allegato al contratto, magari corredato di foto, e che attesta lo stato dell’immobile al momento della consegna dello stesso all’inquilino. Questo dovrebbe indicare tra l’altro le condizioni generali e strutturali della casa, il funzionamento degli impianti, l’elenco dei mobili e delle suppellettili presenti ed è molto utile a risolvere eventuali contenziosi che possano insorgere al momento dell’uscita dell’affittuario dall’appartamento e quindi alla riconsegna dello stesso al proprietario.

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