Una situazione tra luci e ombre, per il mercato immobiliare, emerge dai dati forniti alla presentazione del 26mo Forum di Scenari Immobiliari
In generale il primo semestre del 2018 conferma l’andamento complessivamente positivo dei mesi precedenti per quanto riguarda il mercato immobiliare. Questo emerge dai dati forniti in occasione della presentazione del 26esimo Forum di Scenari Immobiliari. In particolare, pur mantenendo buone le quote di acquisti, investitori e famiglie si sono mostrati più cauti nel primo semestre rispetto allo stesso periodo del 2017, anche per l’incertezza su quali saranno le politiche fiscali e occupazionali del nuovo governo e per la carenza di prodotto di qualità, sia nel nuovo residenziale (sceso sotto il dieci per cento dell’offerta) che nel non residenziale, soprattutto nelle grandi città.
ACQUIRENTI NEL MERCATO IMMOBILIARE ITALIANO 2018
Gli investitori esteri sembrerebbero avere ancora una buona predisposizione nei confronti dell’Italia e nel primo semestre 2018 hanno acquistato per quasi due miliardi di euro (per due terzi uffici e il resto commerciale): quasi la metà, tuttavia, rispetto allo scorso anno. Gli investitori istituzionali italiani (fondi e assicurazioni) hanno comprato per poco più di un miliardo: la contrazione rispetto allo stesso periodo del 2017 è pari al 48,2 per cento. Al momento tuttavia non è il caso di parlare di una “fuga” dall’Italia, ma di un calo fisiologico rispetto ad un anno straordinario come il 2017 e dovuto anche alla carenza di prodotto di qualità sul mercato.
ROMA E MERCATO IMMOBILIARE 2018
Tra i fatti nuovi la maggiore attenzione verso Roma, con la ricerca di immobili di alto livello da trasformare in alberghi. È indubbio, però, che gli investitori esteri siano più cauti nella ricerca, soprattutto quelli di matrice extraeuropea, e sottolineano l’aumentato rischio politico.
I PREZZI DEL MERCATO IMMOBILIARE 2018
A causa di queste stesse incertezze i prezzi del settore terziario/uffici rimangono ancora in calo nel primo semestre del 2018, con lo 0,5 per cento in meno rispetto a fine 2017. E le previsioni rimangono in campo negativo anche per la fine dell’anno con lo 0,3 per cento in meno sul 2017. In calo anche i canoni di locazione, esclusi i business district. Migliore la situazione del commerciale, specie per i negozi delle high streets, che trainano un andamento in ascesa dei prezzi medi nominali. Nel primo semestre 2018 i prezzi della piccola distribuzione hanno raggiunto il primo risultato positivo dal 2007, con lo 0,2 per cento in più sul secondo semestre 2017 e il consolidarsi di questa tendenza è atteso per la fine dell’anno con lo 0,5 per cento in più. Di fatti, anche i consumi delle famiglie sono stimati in aumento dall’Istat negli ultimi mesi.
IL SETTORE RESIDENZIALE NEL 2018
Anche se il mercato dei mutui ha registrato una battuta d’arresto nell’ultimo semestre, che si potrebbe definire come una normale manovra dopo un brillante 2017, il mercato residenziale sembra non conoscere crisi. Le compravendite nel primo semestre hanno registrato 290mila transazioni, con un aumento dell’11,5% rispetto al primo semestre 2017, quando se ne contarono 260mila. Il dato lascia propendere per un risultato ancora più positivo per la fine dell’anno, per una stima intorno a 600mila compravendite, ovvero l’8,9 per cento in più rispetto al 2017. A dare una spinta alle transazioni è il persistente calo dei prezzi, che perdono ancora lo 0,2 per cento nel primo semestre dell’anno in corso, facendo così spostare la previsione verso un dato positivo ancora di un anno. Milano si conferma leader in Italia sia nell’andamento dei prezzi che nelle compravendite, in ripresa il mercato della Capitale.
La previsione per il fatturato a fine 2018 (anche se ridimensionata rispetto a febbraio) rimane positiva a 125 miliardi di euro con un più 5,3% sullo scorso anno. Tutti i comparti di mercato hanno previsioni positive, dopo quasi dieci anni.