La legge 178/2020, ovvero la Legge di Bilancio 2021, ha prorogato il termine per la validità del cosiddetto “bonus mobili” fino al 31 dicembre 2021, modificando anche i limiti di spesa ammessi alla detrazione in questione, che passano da 10.000 a 16.000 euro per immobile
Con l’espressione “bonus mobili” si intende la detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici nuovi, destinati ovviamente ad arredare un immobile che sia oggetto di una ristrutturazione. L’art. 1, comma 58, lettera b), numero 2) della Legge di Bilancio è intervenuto modificando l’art. 16 del Dl 63/2013, che aveva introdotto nella nostra legislazione questo beneficio fiscale.
Nuovi termini e nuovo tetto per il bonus mobili
Per quanto riguarda quindi gli acquisti di mobili e grandi elettrodomestici effettuati nel 2021, la detrazione si applica solo nel caso in cui i lavori di ristrutturazione siano iniziati dopo il 31 dicembre 2019 e il tetto massimo è di 16.000 euro, tetto che è indipendente rispetto al costo dei lavori di ristrutturazione, che può essere sia superiore che inferiore a questa cifra. Ovviamente, questo tetto va considerato per ogni singola unità abitativa, comprensiva di pertinenze, oppure per la parte comune dell’edifico che è oggetto di ristrutturazione; nel caso in cui si realizzino lavori di ristrutturazione su più immobili, il bonus mobili si può applicare su ognuno di essi. Altra precisazione importante: nel caso di acquisti realizzati nel 2021 e riferiti a lavori effettuati nel 2020 oppure cominciati nel 2020 e che però siano proseguiti nell’anno in corso, nel tetto di 16.000 euro vanno incluse le spese effettuate nel 2020 e su cui sia già stata applicata la detrazione. La detrazione Irpef va divisa in dieci quote annuali di pari importo e, diversamente dal bonus ristrutturazioni, non si trasferisce in caso di morte del contribuente o di vendita dell’immobile su cui è stato realizzato l’intervento edilizio; in caso di cessione dell’immobile prima del termine di 10 anni, quindi, il contribuente potrà continuare a godere della detrazione pur avendo alienato l’immobile.
Beni ammessi alla detrazione
Innanzitutto, i mobili e i grandi elettrodomestici devono essere nuovi. Gli elettrodomestici con etichetta energetica devono essere di classe non inferiore alla A+ (o alla A, per forni e lavasciuga). L’elenco degli elettrodomestici ammessi al bonus prevede frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugatrici, lavasciuga, lavastoviglie, apparecchi per la cottura, forni a microonde, stufe elettriche, piastre riscaldanti elettriche, apparecchi elettrici per il riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, macchine per il condizionamento. I mobili ammessi sono: letti, materassi, armadi, cassettiere, scrivanie, librerie, tavoli, sedie, poltrone, divani, comodini, credenze, apparecchi per l’illuminazione. Sono invece esclusi porte, pavimenti, tende e tendaggi e ogni altro complemento d’arredo. Ricordiamo che, per tutte queste categorie ammesse al bonus, sono detraibili anche le eventuali spese per il trasporto ed il montaggio. Infine, ricordiamo che, per accedere al bonus, la data di inizio dei lavori di ristrutturazione deve essere necessariamente anteriore a quella in cui sono stati acquistati i beni oggetto di detrazione.
Lavori di ristrutturazione che permettono l’accesso al bonus mobili
Le tipologie di lavori previste per legge sono:
- manutenzione straordinaria su singole unità immobiliari;
- restauro e risanamento conservativo su singole unità immobiliari;
- ristrutturazione edilizia di singole unità immobiliari;
- ricostruzione e/o ripristino di un’unità immobiliare colpita da calamità (solo se è stato dichiarato lo stato d’emergenza);
- restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione di interi fabbricati, purché eseguiti da imprese di costruzione e/o ristrutturazione immobiliare oppure da cooperative edilizie che nei 18 mesi successivi al termine dei lavori vendano o assegnino l’immobile;
- manutenzione ordinaria o straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su parti comuni di edifici ad uso residenziale.
Sono invece interventi che non danno accesso al bonus mobili:
- quelli di manutenzione ordinaria su singole unità immobiliari;
- quelli finalizzati ad adottare misure dirette a prevenire il rischio di atti illeciti da parte di terzi;
- quelli per costruire posti auto o box di pertinenza.
Adempimenti necessari per l’accesso al bonus mobili
Per accedere alla detrazione, ricordiamo che la legge dispone i seguenti adempimenti:
- l’acquisto di mobili ed elettrodomestici deve avvenire con bonifico bancario o postale o con carta di debito o credito;
- nel caso si paghi attraverso il finanziamento, la società erogante deve anch’essa rispettare queste direttive e dare al contribuente copia delle ricevute di pagamento;
- si deve conservare ed esibire agli uffici competenti:
- ricevute dei bonifici o delle avvenute transazioni (per i pagamenti con carte);
- documentazione di addebito sul c/c;
- fatture o scontrini che indichino natura, qualità e quantità dei beni e servizi acquistati.
- nei 90 giorni successivi al loro acquisto, gli elettrodomestici ammessi alla detrazione devono essere comunicati per via telematica all’Enea.