bonus energetico 2025

Ecobonus: tutto sul bonus per l’efficientamento energetico 2025

L’Ecobonus ha subito alcuni cambiamenti nel 2025, in particolare per quanto riguarda la percentuale di detrazione. Scopri di più in questa guida.
03.04.2025 /
Condividi
Condividi

Se devi svolgere interventi per migliorare l’efficienza energetica di un immobile, è fondamentale conoscere le novità del bonus per il risparmio energetico 2025. La Legge di Bilancio, infatti, ha apportato dei cambiamenti a questo incentivo che riguardano, in particolar modo, le aliquote di detrazione. In questo articolo troverai un quadro aggiornato su come funziona l’Ecobonus 2025, chi può accedervi e le percentuali detraibili.

Cos’è il bonus per l’efficientamento energetico 2025

L’Ecobonus 2025 è l’agevolazione nata per incentivare lavori di riqualificazione energetica su edifici esistenti. Nello specifico, permette di detrarre una percentuale delle spese dall’IRPEF (Imposta sul reddito sulle persone fisiche) o dall’IRES (Imposta sul reddito delle società) al fine di recuperare una parte dei costi sostenuti per interventi come, ad esempio, sostituzione di infissi, isolamento termico degli immobili o installazione di impianti che fanno uso di fonti rinnovabili. La detrazione viene ripartita in 10 quote annuali di pari importo.

Ecobonus: come cambia nel 2025?

Nel 2025, il bonus per il risparmio energetico ha subito diverse modifiche rispetto agli anni passati. I principali cambiamenti riguardano le aliquote di detrazione, ma anche l’esclusione dall’incentivo di specifici interventi. Vediamo meglio le più importanti novità.

Le percentuali di detrazione del bonus per l’efficientamento energetico 2025

Quest’anno, l’Ecobonus vede una riduzione delle aliquote, in seguito a quanto disposto dalla Legge di Bilancio 2025 (legge n.207/2024):

  • Per le abitazioni principali, la detrazione è pari al 50% per le spese sostenute nel 2025, mentre scenderà al 36% per gli anni 2026 e 2027.
  • Per le unità immobiliari diverse dall’abitazione principale, l’aliquota è del 36% nel 2025 e si riduce al 30% per il biennio 2026-2027.

Da questo punto di vista, quindi, il bonus per l’efficientamento energetico segue la stessa linea del bonus ristrutturazioni 2025.

Ecobonus 2025: esclusione delle caldaie a combustibili fossili

Un’altra novità del bonus per il risparmio energetico 2025 riguarda l’esclusione dall’agevolazione della sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie uniche alimentate da combustibili fossili.

Eliminazione delle detrazioni maggiori per i condomini

Un’altra novità riguarda gli interventi sulle parti comuni degli edifici condominiali che da quest’anno non beneficiano più di percentuali di detrazione più elevate, mentre, in passato, potevano arrivare fino all’85% nei casi di interventi combinati di riqualificazione energetica e riduzione del rischio sismico. ​

Chi ha diritto al bonus per l’efficientamento energetico?

L’Ecobonus 2025 è rivolto sia a soggetti privati sia a titolari di reddito di impresa, che svolgono lavori di efficientamento energetico su edifici esistenti. Nello specifico, possono accedervi:

  • le persone fisiche, inclusi gli esercenti arti e professioni;
  • i titolari di reddito di impresa, come persone fisiche, società di capitali e di persone;
  • le associazioni tra professionisti;
  • le società semplici;
  • gli enti sia privati che pubblici che non svolgono attività commerciale.

Hanno la possibilità di usufruire dell’incentivo, per esempio, i proprietari degli immobili, gli inquilini, i comodatari e i titolari di diritti reali di godimento, come usufrutto, uso, abitazione o superficie. Allo stesso modo, possono beneficiarne i condòmini, per le opere svolte sulle parti comuni, e i familiari conviventi del possessore o del detentore dell’immobile, sempre che abbiano sostenuto direttamente il costo dei lavori.

I titolari di reddito di impresa hanno la possibilità di detrarre le spese solo se le opere riguardano immobili strumentali usati nell’esercizio della loro attività.

Ecobonus 2025: quali interventi comprende

Tra gli interventi ammessi all’Ecobonus 2025 rientrano, ad esempio:​

  • coibentazione dell’involucro edilizio;
  • acquisto e posa in opera di finestre comprensive di infissi per diminuire le dispersioni termiche;
  • sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con sistemi più efficienti come pompe di calore o impianti geotermici;
  • acquisto e posa in opera di impianti di climatizzazione invernale a biomassa;
  • installazione di schermature solari;
  • sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua provvisti di pompa di calore;
  • lavori di riqualificazione energetica globale.

In generale, prima di intraprendere eventuali interventi, è fondamentale rivolgersi a dei professionisti per conoscere nel dettaglio tutti i lavori ammessi in detrazione, così come i requisiti tecnici e normativi da rispettare.

Ecobonus: documentazione e adempimenti necessari

Vediamo ora alcuni degli adempimenti richiesti per usufruire del bonus per l’efficientamento energetico 2025.

Effettuare i pagamenti con bonifico bancario o postale

Questo obbligo vale solo per chi non è titolare di reddito di impresa. Nel bonifico andranno indicati causale del versamento, codice fiscale del beneficiario del bonus, numero di partita Iva o codice fiscale di chi riceve il pagamento, numero e data della fattura a cui si fa riferimento.

Ottenere l’asseverazione di un tecnico abilitato

L’asseverazione deve certificare la conformità degli interventi ai requisiti tecnici previsti. Quest’ultima può essere sostituita da un’analoga dichiarazione da parte del direttore dei lavori.

Ottenere l’Attestato di Prestazione Energetica (APE)

L’APE deve essere redatto da un tecnico indipendente, al termine dell’esecuzione dei lavori, e serve a certificare l’efficienza energetica dell’immobile. Tuttavia, non è sempre necessario. Ad esempio, l’APE non è richiesto per interventi come la sostituzione di finestre in singole unità immobiliari, l’installazione di schermature solari e di pannelli solari per produrre acqua calda sanitaria, o per la sostituzione di un impianto per la climatizzazione invernale con uno dotato di caldaia a condensazione e contestuale messa a punto del sistema di distribuzione.

Compilare la scheda descrittiva degli interventi

Quest’ultima deve contenere i dati relativi:

  • a chi ha sostenuto le spese;
  • all’edificio;
  • al tipo di intervento effettuato e al risparmio energetico raggiunto;
  • al costo dell’intervento e all’importo usato per calcolare la detrazione.

Comunicare all’ENEA i lavori svolti

Entro 90 giorni dalla conclusione degli interventi, è obbligatorio trasmettere all’ENEA, attraverso il portale dedicato, la scheda descrittiva degli interventi e le informazioni contenute nell’APE.

Conservare la documentazione

È inoltre importante conservare tutta la documentazione relativa ai lavori compiuti, tra cui le fatture, le ricevute di pagamento, le asseverazioni tecniche e l’APE.

Come anticipato, ti consigliamo di rivolgerti a dei professionisti prima di intraprendere questo genere di opere, per conoscere esattamente tutti gli adempimenti da rispettare e verificare se ciò che desideri svolgere possa rientrare o meno nell’Ecobonus 2025.

Vuoi sapere di più sulle normative e le novità in ambito edile? Continua a seguire il blog di Residenze Immobiliare per approfondimenti e aggiornamenti.

I nostri servizi

Crediamo nella qualità di servizi e soluzioni. In un mercato che sa ascoltare, capire e consigliare, e che non si limita a vendere. Residenze Immobiliare è un progetto che nasce all'insegna del rispetto e della capacità di tradurre in percorsi sostenibili i bisogni di persone, famiglie e imprese di costruizione.
Home » Ecobonus: tutto sul bonus per l’efficientamento energetico 2025

Cerca fra le pagine e nel blog

Scrivici

Campo obbligatorio
E' richiesta una email valida
Campo obbligatorio