Nell’ambito delle certificazioni edilizie, esiste un protocollo che si concentra sul benessere e la salute delle persone che occupano un immobile. Stiamo parlando della Certificazione WELL, realizzata a partire da una serie di parametri per migliorare la qualità degli edifici che si vivono, che si tratti dei luoghi in cui si abita, si lavora o si trascorre il tempo libero. Garantire la salute e una buona qualità della vita in questi spazi, infatti, è fondamentale dato che si trascorre gran parte della quotidianità all’interno di ambienti chiusi. Vediamo dunque cos’è la Certificazione WELL, a cosa serve, che protocolli e che punteggio prevede.
Che cos’è la certificazione WELL e a cosa serve
L’importanza di assicurare il benessere degli occupanti all’interno degli edifici ha portato all’introduzione della Certificazione WELL (Well Building Standard), introdotta dall’International WELL Building Institute (IWBI) e rilasciata dalla Green Business Certification Inc. Questo protocollo esamina il grado di salubrità degli edifici e la loro capacità di soddisfare il benessere e il comfort necessari a chi ci vive o ci lavora. Lo fa basandosi su parametri specifici ed è supportato da ricerche scientifiche, dunque rappresenta un sistema oggettivo per misurare e confrontare questi aspetti. Tale certificazione, inoltre, può essere adottata in tutti i tipi di immobile, qualunque sia la destinazione d’uso.
Ottenere la Certificazione WELL, che è su base volontaria, vuol dire quindi dimostrare concretamente ciò che si sta facendo per migliorare la qualità della vita delle persone. Pensando nello specifico alle aziende, poi, si collegano ulteriori aspetti positivi, che riguardano ad esempio la reputazione.
Cos’è la certificazione LEED
Prima di proseguire può essere utile anche una rapida menzione della certificazione LEED, che invece è un sistema volontario che serve ad attestare la sostenibilità di un edificio in riferimento al suo intero ciclo di vita. Anch’essa può essere applicata a qualsiasi tipo di immobile e valuta le sue prestazioni in vari ambiti, ad esempio nella riduzione delle emissioni di anidride carbonica, nel risparmio energetico e idrico, ma anche in ciò che concerne i materiali e le risorse usati e la qualità dell’ambiente interno. Anche in questo caso la certificazione permette di dimostrare determinate caratteristiche della costruzione, ossia che è stata realizzata rispettando specifici standard ecologici, aumentando così anche l’attrattiva a livello di mercato.
Protocolli WELL
La Certificazione WELL è stata introdotta nel 2014, ma il modello originario è stato modificato negli anni successivi con protocolli aggiornati. Oltre al Well Building Standard, inoltre, esistono ulteriori tre rating, ovvero Well Health & Safety Rating per realizzare ambienti interni salubri e sicuri, Well Performance Rating, per monitorare la qualità ambientale degli interni, e Well Equity Rating che ha come obiettivi l’inclusione e l’accessibilità.
I concept del protocollo WELL
Entrando più nello specifico, la Certificazione WELL si basa su un sistema di punteggio diviso in 10 Concept, ossia categorie, per ciascuno dei quali l’edificio viene valutato. Scopriamoli uno per uno:
- Aria: si verifica la qualità dell’aria interna tramite test specifici. Questo concept, infatti, mira a garantire una buona qualità dell’aria interna per tutta la durata di vita dell’edificio attraverso una serie di strategie.
- Acqua: si controlla la qualità dell’acqua destinata al consumo da parte di chi vive l’edificio. Il protocollo ha l’obiettivo di garantire un’adeguata idratazione degli occupanti, di ridurre i rischi derivanti da acqua contaminata e dall’eccessiva umidità interna, così come di fornire servizi igienici appropriati.
- Luce: è importante un apporto di luce naturale idoneo, al fine di favorire la salute visiva, biologica e mentale.
- Nutrizione: si incentiva il concetto di “consapevolezza alimentare” tramite un’alimentazione sana e sostenibile.
- Movimento: questo concept punta a stimolare l’attività fisica e a scoraggiare la sedentarietà, intervenendo sugli spazi in cui si vive, sia all’interno della struttura sia nelle sue vicinanze.
- Comfort termico: l’obiettivo è realizzare ambienti che abbiano un comfort termico idoneo attraverso una progettazione e un controllo adeguati.
- Suono: il benessere abitativo passa anche dal comfort acustico e questo concept mira ad affrontare il problema grazie a un approccio olistico. A tal proposito, abbiamo anche dedicato un approfondimento all’insonorizzazione della casa.
- Materiali: l’obiettivo è diminuire l’esposizione a sostanze chimiche che possono impattare negativamente sulla salute, derivanti, ad esempio, dalla costruzione, dalla ristrutturazione o dal funzionamento degli edifici.
- Mente: questa categoria si focalizza sull’importanza di assicurare un buon livello di benessere psicofisico a chi vive gli spazi interni, ad esempio attraverso elementi che promuovano il legame con la natura o di aree dedicate al riposo.
- Comunità: l’ultimo punto è volto all’offerta di soluzioni che favoriscano la salute delle persone sia all’interno che fuori dall’edificio.
I punteggi della Certificazione WELL
In base al punteggio ottenuto, la certificazione si suddivide in 4 livelli:
- Bronze
- Silver
- Gold
- Platinum (per coloro che superano gli 80 punti).
Certificazione WELL: come ottenerla
Il processo di valutazione avviene attraverso un ispettore esterno e indipendente e si basa sia su una verifica documentale sia su un sopralluogo. Esistono delle realtà a cui ci si può rivolgere per essere seguiti nella sua richiesta e conseguimento, ad esempio il sito CertificazioneLeed offre un servizio di consulenza specifico. È inoltre importante sapere che la certificazione ottenuta ha una durata triennale, quindi va rinnovata nel corso del tempo.
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