Secondo le rilevazioni di Fimaa e Nomisma bene il lago, tiene il mare, in calo la montagna
Mercato a due facce quello delle seconde case nel 2017. Se da un lato il numero delle transazioni è aumentato, dall’altro i prezzi delle cosiddette case-vacanza sono ancora in calo, rispecchiando tra l’altro quanto già registrato per le prime abitazioni. Sono i dati che emergono dal report stilato congiuntamente da Fimaa (Federazione Italiana Mediatori ed Agenti d’Affari) e l’importante società di consulenza Nomisma, relativi al mercato delle seconde case nel corso di tutto il 2017. Dati che, come già enunciato, possono quindi essere letti in maniera ambivalente, ponendo l’accento sull’aumento delle compravendite (se si vuole essere più ottimisti) oppure sulla diminuzione dei prezzi (se si vuole essere più cauti).
COMPRAVENDITE DI SECONDE CASE IN ITALIA NEL 2017
Le transazioni nel 2017 hanno registrato un +3,5% rispetto all’anno precedente, ma con notevoli differenze a seconda della tipologia di abitazione, o meglio dell’ubicazione della stessa. Il risultato migliore, infatti, è quello delle seconde case al lago, che nel 2017 sono cresciute dell’8% dopo il boom del 2016, quando si attestarono al +15,2%.
Numeri in chiaro scuro, invece, quelli delle case per le vacanze al mare. Il numero di transazioni è salito del 4,8%, risultato buono, ma che perde in parte valore se confrontato con il 2016, quando si era arrivati ad un clamoroso +19,9%. Decisamente in tono minore, infine, le seconde case in montagna, le uniche a registrare il segno negativo, precisamente un -4,3% rispetto al 2016 (quando invece la percentuale rispetto al 2015 era il 23,5%). Questa quindi la differenza, non certo irrilevante nei numeri, delle compravendite di seconde case effettuate nel 2017.
PREZZI DELLE SECONDE CASE NEL 2017
Passiamo al secondo aspetto, quello relativo ai prezzi. Se per le compravendite abbiamo visto una differenza sostanziale tra lago, mare e montagna, in merito ai prezzi la rilevazione Fimaa-Nomisma segnala un calo pressoché identico per le case vacanza, ovunque esse siano situate. Le regioni che tengono meglio, rispetto al 2016, sono il Friuli-Venezia Giulia, che registra un calo quasi impercettibile del -0,1%, e la Puglia (-0,5%), mentre le località di mare di Abruzzo e Lazio sono quelle con il calo più vistoso, oltre il 4% in meno rispetto all’anno precedente. L’Abruzzo subisce un calo vistoso anche per le seconde case di montagna o lago, con il -3,9%, secondo peggior risultato per le ubicazioni lago e montagna dopo l’Umbria (-4,5%). Per le località di mare, emblematico il calo che coinvolge anche la Sardegna, con un -3,5% non certo lusinghiero.
In conclusione, secondo le rilevazioni effettuate da FIMAA, gli operatori del settore immobiliare sostengono che il segmento di mercato delle seconde case continua a essere trainato da coloro che acquistano l’immobile per poi utilizzarlo per le proprie vacanze (63%), mentre solo il 16% degli appartamenti è acquistato come investimenti (affitto o altre tipologie). Il restante 21% dichiara di adottare la soluzione “mista” (sia uso diretto, sia locazione a terzi). In linea con i dati del 2016, infine, la percentuale di seconde abitazioni acquistate da cittadini stranieri: 19%, quasi una su cinque.