I dati dell’Agenzia delle Entrate con breve focus sul Lazio
Come di consueto, anche quest’anno l’OMI, l’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate, ha pubblicato le statistiche regionali, ovvero uno studio effettuato in ognuna delle regioni italiane che fotografa l’andamento di questo settore nel nostro territorio.
DATI ITALIANI DEL SETTORE IMMOBILIARE
Segnali positivi emergono dai dati relativi all’anno solare 2017. Il mercato immobiliare è in ripresa e l’OMI ce ne dà ulteriore conferma.
I numeri forniti dall’Agenzia delle Entrate, infatti, indicano che, escludendo il Trentino-Alto Adige (che fa storia a sé vista la presenza di normative differenti e delle due province autonome di Trento e Bolzano), in 17 delle 19 regioni restanti si registra il segno “più”.
Guida questa classifica la Campania, il cui NTN (Numero di Transazioni Normalizzate, un criterio adottato dall’OMI per calcolare il numero “reale” di transazioni effettuate) del 2017 raggiunge un notevole +8% rispetto a quello del 2016. Al secondo posto la Calabria, con il +6,5%, segnale che, unito alla Campania e alla Puglia (+6%), compone un quadro decisamente incoraggiante per il Sud. Seguono poi Sardegna e Toscana con il 6,1%, la già citata Puglia con il 6% e poi gran parte del Nord (Lombardia al +5,5%, Piemonte +5,2%, Veneto e Friuli-Venezia Giulia con il 5,1% in più rispetto al 2016). Leggermente sotto la media nazionale, che si attesta al +4,9%, si trovano Liguria e Sicilia (4,5%) ed Emilia Romagna con il 4,2%. Risultato inferiore alla media, ma comunque non trascurabile, per il Lazio, che raggiunge il 3,1%, mentre vanno un po’ a rilento invece Basilicata (+1,9%) e Valle d’Aosta (+1,7%). Praticamente ferme ai livelli del 2016 Molise e Abruzzo, rispettivamente con il +0,3 e il +0,2%. Unici segni negativi si registrano in Marche, con un calo impercettibile del -0,1%, e in Umbria, dove riscontriamo un più marcato -1,3%.
MERCATO IMMOBILIARE NELLE AREE METROPOLITANE
Nelle 8 principali città italiane la situazione rispecchia a grandi linee quanto raccontato su scala nazionale. Il dato complessivo delle NTN nei Comuni di Roma, Milano, Torino, Napoli, Genova, Palermo, Bologna, Firenze, infatti, è pari al +4,9% rispetto al 2016, ovvero lo stesso dato registrato su tutto il territorio nazionale. Ai primi tre posti Milano (+8,1%), Palermo (+7,9%), e Firenze (+7,8%) seguite a ruota da Napoli con il +7,4%. Torino registra il +4,9%, esattamente nella media, mentre Genova è al +3,3% e Roma, nel cui Comune si sono registrate oltre 31.000 NTN su un totale di 97.000 nelle 8 aree in questione, si attesta al +3%. Unica nota stonata è Bologna, con il suo -3,3%.
Se allarghiamo l’indagine agli altri comuni di queste otto province, scopriamo che in nessun caso si registrano andamenti in negativo. Colpisce particolarmente la provincia di Genova, in cui l’NTN cresce in misura tripla rispetto alla città (+10,2%). Benissimo anche la provincia di Napoli, con il +9,5%. Tutte le altre province, pur registrando numeri positivi, compresa Bologna, crescono a ritmi più lenti rispetto ai comuni capoluogo; emblematico è il caso di Palermo, che a fronte del 7,9% del Comune, raggiunge un ben più modesto +0,5% nel resto della provincia.
FOCUS SUL MERCATO IMMOBILIARE DEL LAZIO
Ci concentriamo ora nel dettaglio sui dati relativi alla regione Lazio. Del dato complessivo abbiamo già parlato, segnalando che si attesta al +3,1%. Questo dato non è però per niente omogeneo nel territorio regionale, visto che tra le 5 province si registrano differenze molto marcate e una tendenza del mercato completamente diversa. Va segnalato, inizialmente, il dato ovvio ma fondamentale ai fini della lettura di questi numeri, ovvero il fatto che nella Provincia di Roma si registrino oltre l’80% di tutte le transazioni avvenute nel Lazio nel 2017 (31.131 su un totale di 33.486).
Nello specifico, l’analisi relativa all’NTN ci dice che a Latina si è registrato un aumento record, con un +8,3% rispetto al 2016. Segue Roma, con il già citato 3,1%, poi Viterbo al 2,9% e Frosinone appena sotto il 2%. In netta controtendenza è invece Rieti, che ha un segno fortemente negativo, addirittura il -7,3%. Se restringiamo l’analisi ai soli comuni capoluogo, scopriamo che addirittura Rieti è calata di oltre 15 punti percentuali rispetto al 2016, mentre Frosinone scende dell’1,9% (quindi in questo caso in controtendenza rispetto al resto della provincia). Latina sale del 9%, quindi addirittura un po’ meglio del totale a livello provinciale, mentre Viterbo è al +0,7%.
Passando alle dimensioni degli immobili oggetto di transazione, leggiamo che la metratura media nel Lazio è di circa 97 metri quadrati, dato che risulta da queste cifre: Roma (93,4 in città e 94,7 nell’intera provincia); Latina (107,4 in città e 102,7 in totale); Viterbo (107,2 in città e 107,4 in tutta la provincia); Rieti (115 in città e 110 in totale) e Frosinone, con circa 113 in città e quasi 119 in tutto il territorio provinciale.
Ultimo dato che osserviamo è relativo alle quotazioni medie degli appartamenti. La quotazione media degli immobili nei 5 Comuni capoluogo, nel 2017, è stata di 2759 Euro/metro quadro, con una contrazione del -3,2% rispetto ai dati del 2016. Ovviamente in cima troviamo Roma (2897, -3,2%), poi Frosinone (1626, -4,1%), Latina (1511, +0,1%), Viterbo (1376, -0,3%) e in coda Rieti (1175, con un terribile -12%). Se invece valutiamo i dati negli altri comuni di ogni provincia, vediamo che il prezzo medio è di 1356, con un -2,6% rispetto all’anno precedente. In questo caso, la provincia di Roma è sempre in testa, ma con un prezzo medio di 1526 Euro al metro quadro che è decisamente più basso rispetto al Comune capoluogo (e con un -3,5% rispetto al 2016). Poi abbiamo la provincia di Latina (1431, -0,4%), quella di Viterbo (1236, -0,2%), poi Rieti (1009, -8,3%), e infine Frosinone (965, -1%).
Per chi volesse consultare anche nel dettaglio i Focus relativi alle varie zone della città di Roma, può farlo cliccando qui.