Un po’ di chiarezza su questo provvedimento e sulle differenze rispetto alla sanatoria
Chiedere il condono per un abuso edilizio o per una costruzione non autorizzata: si sente spesso parlare in questo termini, ma che cos’è realmente il condono edilizio? E come è possibile richiederlo? Sul tema regna non poca confusione pertanto chiariamo subito che, ad oggi, è impossibile chiedere e quindi ottenere il condono edilizio per opere di qualsiasi tipo. Diversa è invece la questione della sanatoria: questa sì può essere chiesta in qualsiasi momento, anche se non è detto che venga concessa.
Condono edilizio: cos’è
Il condono edilizio è una legge dello Stato che permette di regolarizzare abusi che riguardano i fabbricati e quindi opere realizzate in violazione delle prescrizioni di urbanistica ed edilizia. Si tratta dunque di una misura speciale che permette al cittadino di segnalare l’irregolarità riferita a un edificio di sua proprietà e di ottenere dallo Stato il “perdono”. L’effetto del condono è quindi di autorizzare la permanenza di quell’opera, ma in seguito al pagamento, da parte del richiedente, di una sanzione.
Tuttavia non tutti gli interventi irregolari possono essere sanati attraverso questo strumento, ad esempio sono di norma esclusi dal condono tutti quegli abusi che vanno a ledere i diritti di altri o comunque che danneggiano un altro cittadino. In Italia queste leggi speciali, che di solito hanno come finalità principale quella di rimpinguare le casse dello Stato, sono state varate tre volte: nel 1985, nel 1994 e nel 2003. Da ormai molti anni quindi non è possibile accedere a misure del genere e, al momento, non si hanno notizie in merito all’intenzione, da parte delle forze politiche attualmente protagoniste in Italia, di mettere in campo simili provvedimenti per il futuro. Se si ha a che fare con un abuso edilizio la strada da percorrere per “cancellarlo” può essere tuttavia un’altra: quella della sanatoria.
Cos’è e come si chiede la sanatoria
La sanatoria è uno strumento amministrativo sempre accessibile e che quindi non soggiace a vincoli temporali: è possibile chiederla in qualsiasi momento. Altra differenza rispetto al condono è che mentre questo riguarda anche opere effettuate in violazione della normativa di riferimento, la sanatoria può regolarizzare solo interventi che siano conformi alle prescrizioni di legge, ma che non siano stati autorizzati. In particolare si può ottenere il permesso in sanatoria se l’intervento è conforme alla disciplina urbanistica ed edilizia vigente sia al momento della realizzazione dell’abuso che al momento della presentazione della domanda. Ad accomunare la sanatoria al condono è l’obbligo di pagare una sanzione il cui importo varia da caso a caso. La sanatoria può essere richiesta fino al momento dell’irrogazione delle sanzioni amministrative per abuso edilizio. A domandarla può essere il responsabile dell’abuso o l’attuale proprietario dell’immobile.