Ecco alcune dritte per proporre un immobile in locazione nel modo più corretto e vantaggioso
Un proprietario che intende mettere casa in affitto, soprattutto se non lo ha mai fatto prima, rischia di imbattersi in difficoltà e problemi anche inaspettati. Ecco perché prima di avviare le procedure per la messa in locazione di un immobile è bene informarsi adeguatamente su prassi e normative. La soluzione ideale è poi, come sempre, quella di rivolgersi a un’agenzia per essere tutelati e guidati, oltre che per piazzare l’appartamento nel miglior modo possibile, potendo contare su un’estesa rete di contatti e su una più ampia diffusione del nostro annuncio. In ogni caso vediamo insieme a cosa è necessario prestare attenzione quando intendiamo mettere in affitto una casa.
Mettere casa in affitto: documenti e adempimenti necessari
Innanzitutto prima di procedere alla messa in locazione di un immobile è necessario procurarsi l’APE – Attestato di Prestazione Energetica che contiene, tra le altre cose, l’informazione relativa alla classe energetica di un edificio, indispensabile per mettere in affitto l’edificio stesso in quanto questa, per legge, va indicata già negli annunci immobiliari. Tra gli adempimenti da rispettare c’è inoltre la verifica e la certificazione che gli impianti dell’abitazione da concedere in locazione siano a norma: la regolarità degli stessi deve essere adeguatamente documentata.
Stabilire la quota di affitto e diffondere l’annuncio
Una volta che abbiamo tutte le carte in regola per affittare dobbiamo stabilire la quota mensile da richiedere agli interessati. Per fare questo è bene fare un giro tra gli annunci immobiliari della stessa zona in cui si trova il nostro immobile per capire quali sono le quotazioni medie. Oltre che in riferimento alla posizione, il prezzo da chiedere dipende poi anche da altre variabili. Se ad esempio l’appartamento è mobiliato il canone potrà essere un po’ più alto, allo stesso modo potremo chiedere un affitto più elevato se si tratta di un immobile nuovo o recentemente ristrutturato, se è comodo e ben organizzato, se ha un garage, una terrazza, un giardino o – se non si trova a piano terra – se è servito da ascensore. Anche la classe energetica può incidere nella determinazione della quota di affitto: una casa particolarmente efficiente, e quindi che permette una gestione più economica dal punto di vista delle utenze, risulta infatti certamente più appetibile.
Fissato il prezzo dell’affitto da chiedere si potrà passare alla redazione dell’annuncio e un annuncio immobiliare oggi non può più prescindere dall’essere corredato da materiale fotografico di qualità. È quindi fondamentale sistemare al meglio sia gli interni che l’esterno e realizzare delle buone immagini. Se non siamo in grado di farlo autonomamente conviene rivolgersi a un professionista: sarà un costo che potrà essere facilmente ammortizzato dalla maggiore domanda che riscontreremo grazie all’utilizzo di foto adeguate. Passiamo quindi alla elaborazione del testo.
La sintesi è fondamentale, ma anche lo è anche la completezza dell’informazione: da comunicare è certamente il numero dei metri quadri e dei locali, il numero delle camere e dei bagni, specificare se la casa è mobilitata oppure no, se la cucina è abitabile e se ci sono gli elementi menzionati sopra: giardino o terrazzo, garage o posto auto riservato, ascensore. È bene fare un accenno anche alla posizione e ai servizi presenti nelle vicinanze; se si tratta di un immobile particolarmente centrale, pregiato o con un affaccio piacevole è sicuramente consigliabile comunicare brevemente anche questi aspetti.
La diffusione dell’annuncio è poi un altro aspetto particolarmente importante: deve essere più capillare possibile, sia su supporti cartacei che online ed è consigliabile anche affiggere un cartello “Affittasi” all’esterno dell’abitazione.
In attesa dei primi contatti, sarà bene infine farsi un’idea di quale tipologia contrattuale si intende proporre ai possibili inquilini.