Cosa sono le opere a scomputo
Per “Opere a Scomputo” si intendono le Opere di Urbanizzazione eseguite “a scomputo” (totale o parziale) degli oneri concessori dovuti per nuove edificazioni o ampliamenti, oppure a seguito di rilascio di condono edilizio, da parte di singoli cittadini o da Consorzi di Autorecupero.
La possibilità di realizzare le Opere a Scomputo è stata introdotta con la Legge n. 724 del 23/12/1994; il Comune di Roma, con Delibera del Consiglio Comunale n. 107 del 15/05/1995, ne ha quindi definito procedure e modalità.
Attuazione delle opere a scomputo a Roma
Grazie alle “Opere a Scomputo” i Consorzi hanno potuto realizzare molti di quei servizi indispensabili mancanti in tante aree della periferia romana. Purtroppo i tempi per l’approvazione dei progetti, ancorché coperti finanziariamente con i soldi già versati dai cittadini, sono oltremodo lunghi e le procedure complesse.
Attualmente si assiste addirittura ad un vero e proprio stallo delle attività degli uffici preposti all’approvazione dei progetti di opere a scomputo.
Oltre allo sblocco dei progetti già presentati, è più che mai urgente definire un programma di interventi prioritari per utilizzare gli oneri concessori ancora non impegnati dai Consorzi.
Nuove opere da realizzare con i Toponimi e con la ri-approvazione delle Zone “O”.
È necessario riformare la procedura di questo istituto:
- procedere ad una pianificazione preventiva delle opere da eseguire, in base alle priorità ed alle indicazioni date dai residenti e dai Municipi
- velocizzare le approvazioni dei progetti esecutivi, ricorrendo a tipologie di lavorazione già studiate ed applicate in tutti i territori
- semplificare le procedure di affidamento dei lavori dando maggiore responsabilità ai Consorzi, curando di più l’esecuzione delle opere che non le procedure di affidamento
- creare fin da subito nuove forme di gestione e manutenzione delle opere pubbliche che si eseguiranno, utilizzando i Consorzi come organizzazioni dei residenti che gestiranno il loro “bene comune”